Candidata Consiglio Comunale

Daniela
Dordoni

Nasco e cresco tra le colline del Monferrato e durante la tesi di laurea in farmacia mi trasferisco a Milano per trovare un lavoro ed essere indipendente. Vivo qui da 16 anni In questo tempo ho visto la città trasformarsi radicalmente, crescere, migliorare, sperimentare, costruire tanti grattacieli quanti parchi, diventare attrattiva e stimolante, accogliere persone da tutto il mondo fino a diventare una vera capitale europea.

E’ cresciuta e io con Lei, e se penso a Milano non posso che provare gratitudine verso una comunità che mi ha permesso di formarmi e lavorare cosi da costruirmi un’identità, una vita e una famiglia. Lavoro sette anni in 2 farmacie di quartiere a conduzione familiare , esperienza che mi permette di conoscere profondamente le diverse esigenze dei cittadini nelle mille sfaccettature che la vita in società comporta, dai piccoli problemi sanitari nei luoghi di aggregazione, alle storie personali dei malati ospedalieri, anziani e caregiver, alla vita sofferta dei malati di depressione. La mia più grande soddisfazione come farmacista è sempre stata quella di aiutare il prossimo in modo pratico e non, a volte era sufficiente un buon consiglio, un problema risolto e la fiducia del cliente erano le mie gratifiche professionali.

A 31 anni mi iscrivo a un master in Relazioni Internazionali , sogno Ginevra e l’Organizzazione Mondiale della Sanità per occuparmi di politiche sanitarie a livello internazionale. Volo in Argentina e lavoro in una ONG per qualche mese, ma al mio rientro un semplice emocromo di routine mi impone una pausa di riflessione. Mi viene diagnosticata la Mielofibrosi, una neoplasia del sangue rara su cui la ricerca era ancora lontana dal trovare una cura. Una spada di Damocle sulla testa, a uno stadio però che non compromette troppo la mia qualità della vita. Cambiano comunque le priorità, ho più fretta di prima. Arriva una bimba bellissima e poi una seconda e per anni decido di dedicarmi solo a loro, come si fa con un regalo prezioso per nulla scontato.

Oggi hanno 8 e 4 anni e io voglio riprendere il mio percorso da dove l’avevo interrotto. Sono diventata responsabile relazioni e affari istituzionale di AIPAMM (associazione italiana pazienti malattie mieloproliferative di cui faccio parte), collaboro con l’Università di Lugano a uno studio epidemiologico sulle conseguenze cliniche sociali e psicologiche del Covid19 e sono parte della lista civica Milano in Salute per portare le mie competenze professionali e di
vita all’interno del consiglio comunale.

Riprendersi da un evento straordinario e drammatico non è mai semplice nè immediato. Ci vogliono coraggio, tenacia e visione. L’ho imparato a livello personale e l’ho rivisto in questo anno e mezzo di pandemia. Credo nell’esperienza del nostro Sindaco e confido nella continuità e lungimiranza del Suo operato.